Il monte Aurin
Riscoprendo l’autenticità nei pendii del Monte Aurin
Il valore di mettersi insieme
“In vino regolas”
La viticoltura nel bellunese è un fatto antico, testimoniato da un prezioso documento di archivio del Comune di Feltre, lo Statuto dei vignaioli del Monte Aurin del 1517, ma che nonostante ciò si è riscoperto in questo meraviglioso territorio solo nell’ultimo decennio.
Sono stati infatti i primi anni del duemila a dare la svolta nella vita di qualche pioniere contadino, mentre la maggior parte dei terreni o venivano lasciati incolti, o si dedicavano alla produzione massiva delle più tradizionali colture.
L’avvento di una nuova agricoltura di montagna e la ricerca sempre più forte di un contatto con la natura hanno aperto la strada ad un gruppo affiatato, seppur eterogeneo, di viticoltori.
Oggi Crodarossa è parte di una rete di imprese composta da 12 soci, il Consorzio Vini Coste del Feltrino che proprio nei terreni del Monte Aurin è andato a ricercare la sua autenticità, recuperando quei pendii abbandonati nel corso del tempo e continuando a crescere proprio piantando vigneti con varietà autoctone quali Pavana, Bianchetta, Gata e Turca.